E se volessi togliermi la maschera?
Oggi viviamo in un contesto in cui il networking è celebrato come la via maestra per sbloccare stage, collaborazioni e opportunità di ogni tipo. “È il mondo dei grandi”, direbbe qualcuno. Eppure, per noi gifted non è così semplice fare rete in modo strategico.
Se c’è qualcosa che mi fa sentire a disagio è l’idea di indossare una maschera per uniformarmi agli altri. Diciamocelo: il networking è spesso un incastro di convenevoli, strette di mano fugaci e sorrisi di circostanza. Ma cosa succede quando il tuo cervello va più in profondità della media? Da persona plusdotata, avverto la spinta continua a giocare a questo “gioco sociale”, pur sapendo che la mia vera natura desidera relazioni autentiche, scambi genuini. E qui nasce il conflitto: come restare fedeli a se stessi in un mondo che premia numeri, titoli e contatti “utili”, senza sentirsi, ogni tanto, fuori posto?

🤝 Superficialità vs autenticità: trovare un equilibrio nel fare rete
Tra i venti e i quasi quarant’anni siamo in un continuo rodaggio, in cui la società si aspetta da noi un miglioramento continuo. E noi plusdotati di pressione esterna ne sappiamo qualcosa. Gli standard sociali e professionali tendono a uniformare comportamenti e approcci, ma noi, con la nostra voglia di pensiero critico e dialoghi intellettuali vivaci, fatichiamo a muoverci in relazioni nate solo per “utilità”. In un sistema dove il prodotto da vendere siamo noi, ci si sente spesso fuori posto.
Eppure, si può prendere parte a questa “recita”, ma alle nostre condizioni: puntiamo tutto sulla nostra unicità, provando a trasformare ogni incontro in un’occasione di confronto e crescita reciproca.
Proviamo a ragionare in termini di “scambio”, più che di “beneficio”: non avete idea di quante persone, conosciute inizialmente per lavoro, mi abbiano poi regalato ispirazioni, nuove prospettive e idee che hanno cambiato il mio percorso. E nel mio piccolo, spero di aver fatto lo stesso per loro.

🎭 Resta fedele a te stesso, con i giusti compromessi
Serve davvero una maschera? Se proprio dobbiamo, la limiterei solo per destreggiarsi nei contesti sociali davvero necessari e sempre per nostra scelta, ma niente di più. Mitigare certi aspetti della nostra personalità è normale, purché non ci faccia perdere di vista chi siamo davvero. La nostra forza sta proprio nel pensare fuori dagli schemi!
Quando ti presenti, fallo con sincerità: parla di ciò che ti appassiona, di ciò che ti incuriosisce, anche se sembra strano o insolito. Così facendo, attirerai chi risuona con la tua stessa frequenza. E ricordati: il networking non è solo raccontarsi, ma anche ascoltare davvero l’altro. Vai oltre le chiacchiere di rito, fai domande genuine e lascia che la conversazione si faccia più profonda. A volte, basta una semplice curiosità per far nascere un legame autentico. E progetti molto interessanti!

👋 Una community su misura
Oggi esistono miriadi di “community”, fisiche o virtuali. Non limitarti a seguire sempre i soliti eventi o gli incontri di lavoro fotocopia. Sperimenta spazi alternativi, gruppi online e workshop che valorizzino il dialogo e lo scambio valoriale. Lì troverai persone che apprezzano davvero il pensiero critico, rendendo il networking un’esperienza arricchente e non solo funzionale.
Non trovi lo spazio adatto a te? Allora crealo! Potrebbe essere un gruppo di discussione, un ritrovo associativo di quartiere o una community online. L’importante è circondarti di persone che alimentino la tua curiosità e stimolino la crescita. Quelle di cui non vedi l’ora di sapere l’opinione, insomma.

✍️ Un tocco di strategia
Non c’è dubbio: in certi contesti professionali un po’ di strategia serve. Trova un modo per far risaltare il tuo valore senza sacrificare la tua visione delle cose: spiega sempre il perché dietro ogni tua scelta, non fermarti al cosa o al come. È faticoso, lo so. In bilico tra il mondo “funzionale” e quello in cui puoi dar sfogo ai tuoi pensieri caotici ed energetici, usa il tuo spirito critico e la tua curiosità per elevare ogni dialogo oltre il semplice “utile”. In questo modo, costruirai un network di persone con cui non solo collaborare, ma crescere insieme e creare qualcosa di significativo.
COSE CHE HO MESCOLATO QUESTA SETTIMANA
Si parla tantissimo di work-life balance, ma diciamocelo: quando il lavoro è parte integrante della propria vita – come nel mio caso- tracciare confini netti non è per niente facile.
Così ho deciso di trasformare la mia to-do list in una sorta di gioco creativo: per ogni task lavorativa, ho abbinato qualcosa di piacevole fuori orario. “Finire il progetto + chiamare un’amica”, “programmare la settimana + andare al cinema”, “preparare la riunione + un’ora di palestra”. L’idea è far camminare lavoro e vita mano nella mano, anziché metterli uno contro l’altro.
“Fare altro” non è un optional da ritagliarsi in coda alle scadenze, ma una parte essenziale della mia produttività. Senza pause non c’è ispirazione, e senza ossigeno non c’è efficienza. Non esiste un equilibrio perfetto: a volte il pendolo va più da una parte, a volte dall’altra. Ma se ogni giornata contiene almeno un momento che mi fa sorridere, alla fine il conto torna sempre.
Cosa bolle in pentola? ll tuo kairos!
🎧 Te ne ho iniziato a parlare nella scorsa newsletter: oggi ti aggiungo alcune informazioni su un progetto che sta piano piano prendendo forma grazie ai primi feedback (grazie!) che ho ricevuto.
🔥 Uno spazio online di gruppo a incontri brevi (massimo 2 ore) pensato per chi come te ha una mente ad alta intensità e vuole trovare il proprio modo di comunicare (e connettersi) senza sacrificare autenticità e visione. E desidera farlo ora!
Perché Kairos?
Parto dalla mia esperienza personale: durante il mio percorso di crescita professionale, ciò che ha davvero segnato un punto di svolta – anche se l’ho capito appieno solo più tardi – è stato investire nella comunicazione. Capire chi ero, definire come volevo presentarmi al mondo e trovare un modo per farlo senza che tutto ciò diventasse monotono (eh già!) è stato un passaggio cruciale. Non è stato semplice all’inizio, ma si è rivelato essenziale, portandomi vantaggi che continuo a raccogliere ancora oggi.
Ed è qui che entra in gioco il concetto di Kairos, termine greco che descrive il “momento opportuno” in cui tutto si allinea per favorire un’evoluzione significativa. Guardandomi indietro, mi rendo conto che quegli anni sono stati un insieme di molti kairos: diversi momenti, in costante evoluzione, in cui ho compreso la forza della mia voce e ho colto l’occasione di crescere, sia come professionista che come persona.
Quindi, questo progetto fa per te se:
- senti il bisogno di un’espressione autentica: hai la sensazione di “contenerti un po’ troppo” perché il tuo pensiero viaggia più veloce e in profondità, e desideri tecniche e approcci per trasmettere la tua visione con chiarezza e impatto.
- cerchi un approccio su misura: ogni incontro è pensato per professionisti gifted, con stimoli e strategie adatti a un pensiero rapido, creativo e fuori dagli schemi. Che tu sia alle prime armi o con più esperienza, l’importante è portare la tua autenticità e lasciarti contaminare da quella degli altri!
Vuoi più informazioni?
Sto raccogliendo le prime adesioni e vorrei coinvolgere persone che si riconoscono in queste dinamiche. Rispondi a questa mail e fammi sapere cosa ne pensi e se ti interessa.
Sarai tra i primi a conoscere tutti i dettagli su date, modalità e costi non appena il progetto sarà strutturato. Il tuo feedback è fondamentale per rendere questo spazio quanto più vicino possibile ai tuoi bisogni e desideri professionali. Grazie!

Lumina è la newsletter in cui ti racconto il mondo gifted dal punto di vista di chi gifted lo è e ha fatto della sua neurodivergenza uno strumento per aiutare altri gifted. Troverai storie ed esperienze, mie e delle persone che si affidano a me. Idee, suggerimenti, qualche strategia e molti fallimenti. Sentiti a casa, mettiti comodo e comoda, vuoi un caffè? Buona lettura!
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