Lumina n. 15

12 Gen 2025

Università e Giftedness: e se fosse il Piano di studi a seguire te e non tu a seguire lui?

Quando ero al liceo, la mia professoressa di filosofia mi disse: “Il problema per te non è come imparare, è che vuoi capire tutto!” Mi fece sorridere, era vero: non riuscivo a limitarmi a seguire le regole o studiare per le interrogazioni. Per evitare di annoiarmi a morte, iniziavo a chiedermi il perché dietro ogni cosa. Hai voglia a perdermi!

Se i concetti erano troppo banali, se non mi facevano scattare quella voglia di capire il perché, era la fine. E perdere interesse, per una mente come la nostra, è come finire su una strada a fondo chiuso: frustrante e paralizzante.

Le qualità che ci rendono gifted, infatti, non sempre giocano a nostro favore. Il perfezionismo ci può rallentare, la paura del giudizio e del fallimento spesso ci bloccano. E quando ci troviamo davanti a qualcosa che richiede di tracciare una direzione chiara e precisa, come un piano di studi universitario, l’impresa può farsi impegnativa.

L’Università, con la sua autonomia, ci sfida a trovare un equilibrio tra ciò che sappiamo fare e chi vogliamo diventare, senza perdere noi stessi lungo il percorso. 

🌟 Seconda stella a destra, questo è il cammino!


Ogni facoltà ti mette davanti a un piano di studi più o meno predefinito: corsi obbligatori, qualche opzionale, e il percorso sembra già scritto. Les jeux sont faits, giusto? Non proprio. Per una mente  gifted che ama spaziare tra idee, argomenti e possibilità, quella lista potrebbe sembrare più una prigione che una guida (meglio che non ti dica cosa riesco a fare ogni anno quando posso cambiare il mio piano di studi!).

Partiamo da una domanda: dove vuoi arrivare? Non “cosa vuoi fare da grande” – tra le domande che più mi hanno sempre messo in crisi! -, ma quali sono gli obiettivi che accendono qualcosa dentro di te? Vuoi approfondire un tema che ti affascina? Acquisire strumenti concreti per una carriera precisa? O magari esplorare un campo di ricerca dove nessuno è ancora arrivato?

Per cominciare concentrati sulle tue inclinazioni più forti e sugli obiettivi più alti. Non preoccuparti troppo, almeno all’inizio, di includere ogni interesse o esplorare ogni possibilità. Tieni a mente la direzione generale che vuoi seguire.

Immagina di dover trovare la stella polare: non devi sapere subito quale strada percorrerai, limitati a vedere la stella!

🔙 Deviazioni: uscire dalla strada maestra


Hai presente quella sezione del piano di studi in cui puoi inserire corsi a scelta? Approfittane! Spazia più che puoi, controlla e verifica anche tutti gli insegnamenti mutuati da altri corsi di laurea: scegliere attività particolari non solo ti mantiene alta la motivazione ma ti dà anche un senso di grande libertà intellettuale.

Includi anche esperienze pratiche, come stage e tirocini, che ti permettano di comprendere se quelle materie applicate al mondo del lavoro siano davvero adatte a te. Non devi sapere cosa vuoi diventare sin dal primo giorno, perché puoi impararlo facendoti contaminare mentre prosegui i tuoi studi.

Attenzione però: la nostra tendenza a voler fare tutto può diventare una trappola, quindi il carico di lavoro va calibrato. E per poterlo fare, devi prima sperimentare come studi: non serva che ti dica che il metodo del liceo ora potrebbe non essere adatto vero? Né che basta leggere una volta per essere pronti per un esame.

Se ti ritrovi a passare giorni interi sui libri, stressandoti perché il mondo lo vedi solo dalla finestra della biblioteca universitaria, significa che devi iniziare a capire come studio, vita privata, relax e sport possono (devono!) essere pianificati nelle tue giornate. Tutti insieme.

E se la tua curiosità ti spinge a esplorare ogni campo, ricorda che alcuni aspetti della tua crescita personale e della tua cultura puoi coltivarli autonomamente, fuori dal contesto accademico. Libri, webinar, corsi extra: queste sono opportunità che ti permetteranno di approfondire ciò che non trova spazio nel piano di studi, senza appesantire il percorso universitario.

Alla fine, costruire il tuo percorso accademico è un atto di equilibrio, di libertà e, sì, anche di ribellione contro l’idea che un unico schema possa andare bene per tutti.


🤔 Trasformare l’indecisione in un vantaggio competitivo

Giulio, al secondo anno di Giurisprudenza, si sentiva sopraffatto e annoiato. Si era iscritto per diventare avvocato, ma si rendeva conto che quella carriera non rispecchiava le sue inclinazioni.

Dopo alcuni esami andati male, durante il nostro lavoro insieme mi ha confessato che la criminologia era un campo che lo appassionava, ma che la sua facoltà non lo trattava a fondo. Per questo, si stava rendendo conto che lentamente stava perdendo la motivazione a proseguire gli studi mentre cominciava a ragionare se non fosse meglio cambiare e scegliere la facoltà di Psicologia.

Lasciando momentaneamente da parte l’opzione del cambiamento come valida, insieme abbiamo esplorato in che modo l’unione delle sue competenze giuridiche con gli studi in criminologia e psicologia avrebbero potuto creare un vantaggio competitivo per il suo futuro professionale.

Quando sei di fronte ad un blocco, scegliere tra A e B può sembrarti da subito la cosa migliore. Spesso, però, se ti prendi del tempo per analizzare nuove possibilità, potresti trovare soluzioni che non avevi ancora valutato e che possono rivelarsi le migliori.

Grazie a questa nuova visione trasversale, Giulio ha richiesto di dare alcuni esami a scelta fuori dal percorso standard, di scrivere in futuro una tesi vicina alla criminologia e affrontare una specializzazione in quel settore che lo renderà unico nel suo campo.

Il risultato non è mai una questione di punteggio, ma di quanto puoi scoprirti felice di fare il tuo viaggio.

🔍Non temere di far emergere una nuova versione di te

Ogni anno accademico è un’opportunità per ricalibrare il tuo piano di studi. L’anno precedente ti ha aiutato a scoprire meglio le tue inclinazioni, le tue passioni e i tuoi obiettivi? Bene, quando sarà il momento di adattare il percorso in base a ciò che hai imparato su di te non aver paura di modificare le tue scelte, proprio perchè lo studio è un viaggio di scoperta. Non c’è niente di sbagliato nel cambiare direzione, se ti accorgi che quello che ti appassionava in un primo momento non è più allineato con ciò che vuoi davvero (sii grato e grata se questo avviene! Sai quante persone lo hanno capito solo dopo la laurea?!). Gli anni dell’università sono anni di esplorazione, è naturale che le tue inclinazioni cambino, e ciò che conta davvero è che il piano di studi ti segua in questo cammino, senza che sia solo tu a seguire lui.

COSE BELLE CHE HO IMPARATO TRASFORMATO QUESTA SETTIMANA

In nessun ambito siamo a compartimenti stagni. A volte, quando ci permettiamo di riflettere senza giudizio su noi stessi, ci possiamo accorgere della chiara e netta direzione dei nostri pensieri e di quanto ci stanno condizionando nelle scelte e nelle azioni. Come quando incontriamo l’atteggiamento di qualcuno che ci “sposta” l’umore: quella persona, ad esempio, che, con la sua rigidità, ci porta a dubitare di noi stessi e, a volte, ci condiziona talmente tanto da iniziare a scegliere la rinuncia invece dell’impegno. Che sia un esame o l’averci a che fare per lavoro o per altri impegni, ci troviamo a dover scegliere se andare oltre oppure cambiare strada.

Questa settimana mi è successo esattamente questo: di fronte all’inflessibilità di un atteggiamento di forte chiusura, ho iniziato inconsapevolmente a reagire con altrettanta inflessibilità di giudizio.

Cerco sempre di risolvere ciò che mi blocca, di trasformare in modo positivo le sfide che le relazioni mi mettono davanti, e questa volta accorgermi di quanto mi stavo irrigidendo io è stato fondamentale. Per cambiare strada – da giudizio ad accogliere – e per decidere di fare un’azione che, per quanto non sia confortevole, nel momento in cui ne immagino gli effetti diventa molto più accattivante.

E assieme al giudizio severo e intransigente, cade anche l’aspettativa su di me e sull’altro, lasciando spazio ad un terreno comune tutto da esplorare.

E se questa fosse una delle tante libertà intellettuali che ci meritiamo di coltivare?


Se hai difficoltà con il tuo Piano di Studi o con il tuo percorso universitario:
👉 Il percorso di gifted studying ti aiuta ad affrontare le sfide dello studio universitario, imparando a ottimizzare i tempi e organizzando tutte le tue attività senza sensi di colpa e in modo efficace ed efficiente.


Lumina è la newsletter in cui ti racconto il mondo gifted dal punto di vista di chi gifted lo è e ha fatto della sua neurodivergenza uno strumento per aiutare altri gifted. Troverai storie ed esperienze, mie e delle persone che si affidano a me. Idee, suggerimenti, qualche strategia e molti fallimenti. Sentiti a casa, mettiti comodo e comoda, vuoi un caffè? Buona lettura!

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