DI NOIA, PROBLEMI E SOLUZIONI
La mente dei gifted è fortemente attratta dai problemi, poiché li sfida a trovare soluzioni, rendendoli stimolanti. Non so come promuovere la mia azienda sui social? Problema. Mi rivolgo a un social media manager che si occupa della comunicazione. Soluzione.
Non so come rispondere alle richieste dell’ufficio tecnico? Problema. Imparo tecniche per la gestione del tempo e mi faccio affiancare da un coach per comprendere come migliorare e potenziare le mie competenze. Soluzione.
Ciò che difficilmente riusciamo a comunicare è l’esplosione di adrenalina che proviamo quando ci immergiamo nello studio di un argomento con una nuova lente di ingrandimento, una melodia silenziosa che accompagna la nostra profonda e innata passione per la scoperta e la ricerca.
Dopo un lungo periodo di impegno e dedizione costante, però, la situazione può svilupparsi in modi completamente inaspettati e sorprendenti: spesso accade che siamo proprio noi a non riuscire a mettere in pratica la soluzione che tanto desideravamo e su cui avevamo investito tante energie e speranze.

Cosa voglio fare da grande?! Il risolutore di problemi!
Manuel è un libero professionista che si occupa di consulenze aziendali. Nel suo percorso il tema centrale è stato capire perchè, quando poi arrivava il momento di sostenere l’azienda nella creazione fattiva della strategia, si sentiva improvvisamente demotivato e iniziava ad allungare i tempi per fissare gli incontri successivi.
“In fondo, spero che facciano tutto loro. Mi annoiano da morire le procedure conclusive! Non c’è stimolo, non c’è curiosità, ormai è stato visto e detto tutto, deve solo essere messo in piedi. Che noia!”
Da risolutore di problemi, come un giorno si è definito, Manuel invece si diverte moltissimo: descrive i momenti che dedica alla ricerca delle soluzioni da presentare come lunghi flussi di lavoro, durante i quali può immergersi per ore senza sentire la fatica, e che gli restituiscono molta energia anche se richiedono diversi giorni di lavoro.

Ma forse, se ci provassi ancora una volta …
Giuliana ha iniziato a lavorare su un tema più personale: intrappolata da anni in una relazione matrimoniale che la faceva sentire limitata, nelle prime sessioni ha prontamente individuato i meccanismi su cui poteva innescare un cambiamento evolutivo. Con estrema lucidità, aveva compreso che sentirsi l’unica responsabile del benessere della relazione non era realistico, eppure continuava a esplorare nuove strade e azioni per provocare un cambiamento nel comportamento del marito – senza coinvolgerlo minimamente -, anziché in sé stessa.
“So che l’unica soluzione possibile è chiudere e andarmene. Eppure, forse se ci riprovassi ancora una volta…”. La sua passione per la ricerca di una soluzione si era trasformata in un’arma a doppio taglio: cercando di modificare le cose per indurre il partner a cambiare atteggiamento verso di lei, non faceva altro che perpetuare e consolidare le stesse dinamiche.

Anche dalla noia emergono soluzioni
Quando un’azienda ha informato Manuel che il suo lavoro non era soddisfacente, perchè di fatto stava portando tutti all’esasperazione con i suoi continui rimandi, qualcosa in lui è cambiato: la paura di perdere un cliente o, peggio ancora, di poter essere valutato negativamente nel suo ambiente, lo ha costretto ad affrontare il problema.
La cosa interessante è avvenuta subito dopo: poiché il problema era diventato reale ed emotivamente ingaggiante, ha iniziato a concentrarsi per trovare una soluzione. Attivato dal circolo virtuoso “problema-ricerca-soluzione”, in poco tempo si è reso conto che, soprattutto per determinate aziende, poteva facilmente delegare la parte finale del suo intervento strategico ad un collaboratore.
A volte, non ce ne rendiamo conto: quando qualcosa non ci piace o quando la memoria delle lunghe ore noiose a scuola o sui libri ci fa allontanare dai compiti professionali di oggi, puntiamo i piedi e rimaniamo fermi su una sola prospettiva: mi annoia, quindi non lo farò. Spostando però anche solo di poco la nostra visuale, possiamo iniziare a chiederci: se considero la noia un problema, quale soluzione ha? Quali sono le risorse che possiedo per risolverlo? E se non ho nulla a mio favore, dove lo posso trovare?

Non tutto è sempre così semplice
Il percorso con Giuliana, invece, è arrivato ad un punto in cui il coaching non poteva essere più lo strumento migliore per lei.
Dietro determinati comportamenti, quando profondamente radicati e legati ad esperienze pregresse, ma soprattutto quando, malgrado la chiarezza e la comprensione delle proprie dinamiche, non riusciamo ad attuare dei veri cambiamenti, allora è sempre opportuno valutare altri percorsi, come la terapia.
Non siamo particolarmente conosciuti per la nostra flessibilità, e questo è un fatto indiscutibile! Questa caratteristica ci porta, specialmente quando siamo adulti che non hanno mai sperimentato una certa apertura, a rimanere saldamente legati a modi di pensare e di essere piuttosto rigidi. Tuttavia, anche se due più due fa sempre quattro, anche moltiplicando uno per quattro si ottiene il medesimo risultato. E se proprio questo secondo metodo può rappresentare la via che ci conduce verso un maggiore benessere, senza dover abbandonare la nostra vera essenza, non vale forse la pena iniziare a rifletterci su?
COSE BELLE CHE HO IMPARATO SONO DIVENTATE I SUCCESSI DI QUESTA SETTIMANA
Ormai ne parlo talmente spesso che credo tutti lo sappiamo da tempo: “celebra i tuoi successi” è quasi un mantra per me! Ci lavoro tanto ogni giorno perchè so molto bene quanto mi sia facile far passare in silenzio non solo le piccole cose ma anche le più evidenti (succede anche a te?).
Ecco allora le cose che ho fatto succedere questa settimana:
🎙️ Ho creato il piano editoriale di Conversazioni Neurodivergenti per i prossimi cinque mesi. Ne mancano ancora due ma è solo questione di risposte. Preparatevi perchè stiamo tornando belle cariche!
💡 Ho avviato un progetto collaborativo con un’associazione che coinvolgerà i giovani gifted. E’ bello, mi ha resa felice crearlo e non vedo l’ora di realizzarlo perchè so che farà stare bene tutti coloro che vorranno partecipare!
😎 Ho fatto il piano editoriale di Lumina per tutto il 2025. Con un mese di anticipo: siamo a livello miracolo eh?!
😅 Sono in qualche modo emotivamente sopravvissuta ad una settimana di malattia di Morgana (veneranda ma gagliarda gatta) e di traversine assorbenti sparse per casa. Per qualcuno sono banalità, ma il mio sistema nervoso non la pensa proprio così. Lei ora sta meglio e io ancora in piedi!
Nulla può impedire all’uomo con il giusto atteggiamento mentale di raggiungere il proprio obiettivo; nulla sulla terra può aiutare l’uomo con l’atteggiamento mentale sbagliato.
Thomas Jefferson

Lumina è la newsletter in cui ti racconto il mondo gifted dal punto di vista di chi gifted lo è e ha fatto della sua neurodivergenza uno strumento per aiutare altri gifted. Troverai storie ed esperienze, mie e delle persone che si affidano a me. Idee, suggerimenti, qualche strategia e molti fallimenti. Sentiti a casa, mettiti comodo e comoda, vuoi un caffè? Buona lettura!
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